Quanti di voi hanno mai visto questo distintivo e ne conosce la storia?
Io li ho sempre visti sui timoni dei Tornado. Mi sono sempre piaciuti ma ahimè non ne conosco la storia…
siamo tutt’orecchie!
Non sapevo che questo vecchio distintivo fosse stato riesumato ne’ capisco il perche’ in quanto non piu’ ufficiale. Ma andiamo con ordine.
Quando il XII Gruppo lascia Grosseto per acquisire gli F 86K dismessi dal 51, piloti e specialisti si trasferiscono ad Istrana e non torneranno mai piu’ sulla Base madre. Al termine della transizione il Gruppo si trasferisce sulla Base di Gioia del Colle con la denominazione “4 Stormo Caccia XII Gruppo Autonomo”. Insomma Grosseto non ci controlla piu’ ma facciamo sempre parte del 4 mantenendone costumi e tradizioni.
Nel frattempo cambia la dottrina NATO, dalla risposta massiccia si passa alla risposta flessibile ed al diradamento degli assetti sul territorio. Il 156 Gruppo del 6 Stormo viene pertanto trasferito a Gioia del Colle e dara’ vita con il XII al 36 Stormo Caccia. Il 36 Stormo Aerosiluranti passa quindi dalla posizione quadro a reparto operativo e la vecchia Bandiera di Guerra verra’ consegnata al Comandante di Stormo con cerimonia ufficiale .
All’arrivo del 156 spariscono dalle code dei velivoli Cavallino Rampante e Diavolo Rosso. Viene anche abolito durante il pranzo di corpo settimanale il grido di guerra del 4 “Al Lupo al Lupo”. C’e’ grande malcontento tra piloti e specialisti che rimangono fortemente ancorati alle proprie tradizioni e spirito di Corpo. Compito dei comandanti di Stormo dei successivi 3 anni fu quello di creare lo Spirito di Corpo del nuovo 36 . Non fu una cosa facile.
Si dovette creare prima di tutto il Badge del 36. Fu dato l’incarico alla Calotta. Ma la Calotta era saldamente in mano al XII che partori il distintivo con il Diavolo e Cavallo. Il distintivo non piacque ne’ a loro ne a noi. Loro, quelli del 156, erano inviperiti perche’ il Diavolo era nel Background, Noi perche’ il cavallo non era assolutamente rampante. Non piaceva neanche agli specialisti che trovavano mille scuse per non dipingerlo sulle code dei velivoli. Una volta mancava la vernice , un’altra volta si era rotto il compressore , un’altra ancora il sergente addetto alla verniciatura era dovuto andare di corsa a Grosseto dove la Suocera stava male. Insomma quel cavallo e quel diavolo sulle code non ce lo volevano mettere e mai trovo’ collocazione sui velivoli
Tuttavia anche a Roma sia quelli del 6 che quelli del 4 in servizio alla SMA storcevano il muso.
Fu pertanto dato nuovo mandato alla Calotta per trovare una soluzione. Furono giornate molto movimentate; la sera nella sala gioco i piloti dell’una e l’altra fazione discutevano animatamente. Noi dell’Aquila che eravamo stati da poco assegnati ai due gruppi e che pertanto non ne avevamo ancora assorbito tradizioni e costumi rimanevamo muti a guardarli e tra di noi pensavamo : “Siamo capitati in una gabbia di matti” Differentemente da loro in noi prevaleva ancora lo Spirito di Corso per cui non ci sentivamo coinvolti.
Il punto era che noi XII non volevamo rinunciare al cavallino rampante loro al diavolo. la svolta si ebbe quando Guglielmo Toccaceli, Specialista Armiere, presentó il badge di Gruppo da cucire sulla tuta di volo e successivamente dipingere sulle carlinghe dei velivoli.
Ci piacque subito e contemporaneamente la calotta sottopose questa soluzione
Riprendere il vecchio distintivo del 36 Stormo siluranti
e sostituire il siluro con due Strali uno verde (colore del XII) ed uno Giallo (colore del 156)
La soluzione piacque anche al 156 e Roma Ufficializzo’
Qualche anno fa il 156 e’ tornato a far parte del 6 Stormo ed a Gioia e’ stato trasferito il X Gruppo
Lo strale giallo e’ diventato rosso.
Ma notate le stranezze del destino. La squadriglia di Baracca e’ nel X Gruppo, mi viene da dire che il 4 e’ diventato 36.
Ovviamente nei primi anni ho respirato aria di 4 Stormo che mi e’ rimasto nel cuore ma… da Capitano fui nominato aiutante di Bandiera e dove andava la Bandiera di guerra del 36 Stormo li’ andavo anche io. Ho sfilato lungo i Fori Imperiali per 3 anni consecuti e debbo dirvi che sfilare subito dopo la Bandiera di Guerra dell Aeronautica Militare come Aiutante della Bandiera di Guerra piu’ decorata della Forza Armata mi riempiva di immenso orgoglio e fiertezza. E’ stato un onore che non dimentichero’ mai.
grazie!
@Chip Carissimo Dario, bella la foto del K. Quel Velivolo si trova sul Piazzale Bandiera del 36 Stormo. La prossima volta che vado a Gioia scattero’ un po piu’ di foto. Veniamo alla domanda:
La numerazione dei velivoli del XII andavano dal 36 - 01 al 36 - 25, Quelli del 156 dal 36 - 30 in poi.
Detto cio’ guarda le code di quei 104. Che colore vedi? Il giallo pertanto senza neanche guardare al numero di carrozzella quei velivoli appartengono al 156. Mi faresti pertanto cosa graditissima se avessi la bonta di cancellare quella foto e sostituirla con una che si possa guardare grazie
Miii, che permalosi sti piloti!!!
Il signore è accontentato!
Grazie, questi si che sono belli. Guarda che eleganza
Strale per piacere potresti postare una foto dello stemma “cavallino+diavolo” più a fuoco? Grazie
Chip ma allora vuoi farmi inquietare
questa e’ molto meglio. in primo piano un F86K del XII. Indovina chi e’ il pilota?
Una volta pitturavamo i caschi. Oggi e severamente proibito
e per finire stemma del XII stilizzato su granito verde
Se posso continuare con un po di storia senza tediarvi: sapete perché la Pattuglia Acrobatica usa come nominativo “Pony”?
Daje Strale!
Grazie
Perchè la maggioranza dei piloti arrivava dal 4°
No non esattamente Non dimentichiamoci dei Lancieri Neri, del Getto Tonante, delle Tigri Bianche (51 Stormo), ed i famosissimi Diavoli Rossi,
Il nominativo Pony nasce prima della Pattuglia Acrobatica ed esattamente …
… Gia’ dal 1960, dovendo rappresentare la pattuglia acrobatica nazionale nell’anno successivo, alla 4* Aerobrigata stanno mettendo in piedi una squadra. Inizialmente il Leader e’ il Cap.Vitantonio Fiore piu’ cinque piloti:Cap. Tascio gregario sinistro, Cap. Scala gregario destro, S.Magg. Turra fanalino, S.Magg. Liverani gregario destro e fanalino e Ten. Ferri piu’ dieci specialisti e 10 specialisti. Fiore dopo qualche mese molla (dissapori e miscomprensioni interne) e il Comando passa al Cap. Zeno Tascio, comandante della 84^ Squadriglia.
Tascio sceglie una nuova squadraè Ten. Franco Panario, Ten. Vittorio De Angelis e Serg. Andrea Tamburro gregari destri. Ten. Cesare Genovese e S.Ten. Giovanni Gabrieli gregari sinistri e Ten. Antonio Ferri come fanalino.
Ma permettetemi ora di lasciare la parola al Gen Antonio Duma riportando alcuni passi del suo libro “Quelli del Cavallino Rampante”
“Ben presto la situazione si fece difficile, da una parte i più anziani mantenevano uno stretto riserbo, e ancorchè sollecitati, si astenevano dal fornire lumi o spiegazioni sul mestiere, forse per non apparire invadenti o presuntuosi; dall’altra, gli esperti si guardavano bene dal dare quei suggerimenti di cui avevamo bisogno, ma si tenevano pronti a subentrare al nostro posto nel caso avessimo fallito la prova.”
A seguito del clima creatosi, come ben descritto dal Cap. Tascio, il comandante della 4^Aerobrigata Col. Palmera, decide di affidare nuovamente l’incarico al Magg. Melotti. Il giorno dopo della destituzione da leader, durante un pranzo di corpo il Cap. Tascio protesta formalmente con il comadmante esponendogli le sue ragioni. Riconosciuta la validità delle motivazioni della protesta, il Col. Palmera ritorna sui suoi passi e affida nuovamente il ruolo di capo formazione della pattuglia acrobatica al Cap. Tascio. Con la formazione al completo, vengono assegnati gli specialisti e i velivoli che vengono dislocati in un piazzale alla testata Nord, nell’avvenieristico hangar ad apertura rapida, che verrà successivamente destinato al servizio d’allarme.
“D’accordo con gli altri piloti ed in omaggio al Cavallino avevo scelto il nominativo “Pony” per la pattuglia.” (Cap. Tascio)
Qualche anno dopo il Colonnello Zeno Tascio comanda il 36 Stormo. Un giorno entra nel Comando XII Gruppo e dichiara che vuole vedere il livello di addestramento dei piloti e che pertanto andra’ in volo con uno di noi.
Il Comandante di Gruppo mi Chiama: “Capitano Lodi, il Colonnello Comandante fara’ un volo insieme a lei. Dica al Capo Linea di far preparare due F104” Detto, fatto. Prima di andare ai velivoli Tascio mi fa un briefing di 30 minuti: Decollo in Coppia , lavoro in zona, acrobazia, finta caccia, atterraggio in coppia.
Decolliamo e ci portiamo sulla piana di Sibari. Quando alla fine dice ed ora “Dog Fighting” ci splittiamo, dopo un po gli sono in coda. Nei successivi 5 minuti cerca di liberarsi. Non ci riesce. Torniamo alla Base con un perfettissimo atterraggio in coppia.
No ragazzi, non e’ che io fossi piu’ bravo di Tascio, questa sarebbe pura arroganza. Il fatto e’ che io avevo piu’ del doppio di ore sul 104 di quante non ne avesse lui e quindi conoscevo l’aeroplano meglio di lui. Addestramento, addestramento, addestramento, tutto qui.
AVITRIARIA (Un giorno vi diro’ cosa significa e come nasce questo saluto ancora in voga nel 4 Stormo)
Da questo racconto avrete comunque notato che che in Aeronautica, pur rispettando la gerarchia, difficilmente ci sono atti di imperio. Gli ordini non si discutono, per il resto siamo aperti a suggerimenti.
Quanti di voi hanno fatto il Srvizio Militare nell’Esercito? hmmmmm Forse e’ meglio chiedere. Quanti hanno fatto il Servizio Militare?