Ritornando seri, leggendo i vostri post, ho pensato di condividerli con Elena, la sorella di Italo. (questo prima dei post di Blitz e Wolf…)
Questo è quello che mi scrive:
Caro Dario, scusami ho aperto appena oggi la posta. Grazie di avermi inviato il link: è incredibile constatare come Italo sia rimasto nel cuore di persone che spesso non l’hanno mai incontrato ma che l’hanno conosciuto come una voce amica (anche se un po’ roca) che li ha accolti nel vostro sito scambiando i primi contatti. Mi ha commosso leggere che per uno di loro era il primo amico che perdeva… Anch’io, prima di questa tragica esperienza, avevo perso persone di una certa età di cui sentivo la mancanza, ma mi consolava pensare che comunque erano arrivate a venerande età, mentre il fatto di Italo è stato devastante.
Da quest’esperienza (che non so cosa darei per non averla vissuta) ho tratto l’insegnamento che la vita dà molto ma quando presenta il conto, lo presenta salato e senza sconti e, purtroppo, non ci si può sottrarre: tu vorresti scappare, scomparire da questo mondo per non affrontare un dolore così cocente, ma non puoi, devi rimanere lì, combattere nonostante tu sappia che la battaglia è una battaglia persa in partenza perché non ci sono speranze in un miglioramento, in un risveglio. È dura davvero… paradossalmente è più accettabile la morte che quello stato di limbo… Mi chiedo spesso perché è capitato e non riesco a farmene una ragione.
Comunque la Vostra vicinanza mi conforta… mi ricorda che Italo non è solo nel cuore delle persone che con lui hanno visto, ma anche nel cuore di tanti amici che, come lui, condividevano la passione del volo…
Grazie di cuore
Ciao Dario e ciao a tutti gli amici dei Italo
Elena
Questo vi da pensare a quanto fosse importante per i suoi cari, ancora oggi a distanza di quasi 5 anni, il dolore per la sua prematura mancanza è ancora cosi forte!
E’ un dolore che non si attenuerà mai, che ti accompagna, così come ti accompagna il suo ricordo. E più pensi a lui, e più non ti capaciti del perchè sia successo.