Una Pasqua diversa

Seppure sottoposti ad una clausura emergenziale, e forse proprio a causa di forzate astinenze da riunioni familiari che non ci permettono di scambiare gli auguri come tradizione vorrebbe, sentiamo più vicina e vissuta questa Pasqua e le persone lontane sono più desiderate non tanto per la distanza oggettiva, ma più per soppesato sentimento. Una sorta di resurrezione dello spirito e dei valori umani più importanti, precedentemente sopiti dalla vita frenetica cui eravamo abituati, o più correttamente assuefatti. E allora perchè no, auguriamoci sinceramente di vivere un sano, parola che sembra stonata, periodo Pasquale. E poco importa se si deve fare a meno della scampagnata, facciamola con la mente, rammentando chi ora non può più farlo perchè non più di questo mondo.

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Questa Pasqua forzata in casa, ci fa capire quanto era bella la libertà di movimento, di spostarci come e quando volevamo, senza l’impiccio di mascherine, guanti o certificazioni.
Quest’anno siamo qui, tra 4 mura, senza la compagnia di amici e/o parenti, senza alcun contatto sociale e affidiamo i nostri auguri pasquali ai social non potendoli fare di persona.
E noi siamo i più fortunati, un pensiero va alle oltre 19400 famiglie che hanno perso i loro cari e vivono questa giornata dedicata alla resurrezione, sapendo che per loro non ci sarà.
Un pensiero ai medici, infermieri, volontari e a tutti quelli che con il loro lavoro e con il loro sacrificio, a volte anche della vita, ci permettono di vivere al meglio di questi tempi bui, in attesa di una luce ancora lontana, ma con la speranza di vederla sempre più luminosa!
Non vanifichiamo tutto questo, restiamo a casa e restiamo vivi!

BUONA PASQUA A TUTTI!

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