Today I am on the shore, under the umbrella and I find this story…
(EDTI JIMMI here the english version)
Oscar l’inaffondabile
Esistono gatti che sono diventati famosi grazie ai loro padroni ed altri che lo sono diventati grazie al loro vissuto. Oscar appartiene, senza ombra di dubbio, alla seconda categoria in quanto è stato, suo malgrado, protagonista di 3 affondamenti durante la seconda guerra mondiale.
Scopriamo assieme la sua incredibile storia.
Esiste una solidissima tradizione di gatti sulle navi, iniziata ai tempi dei fenici, che nel corso dei secoli è stata ufficializzata al punto di divenire una posizione ufficiale in molte marine del mondo.
A questa tradizione non si sottrasse neanche la marina tedesca, nel corso della seconda guerra mondiale, che accolse a bordo della sua nuovissima corazzata, la Bismarck, un gattino bianco di proprietà di uno dei marinai.
Durante il suo primo e unico viaggio, la Bismarck subì un lungo ed intenso cannoneggiamento da parte della marina britannica che la porto ad affondare il 27 maggio del 1941.
Dei 2200 membri dell’equipaggio se ne salvarono soltanto 115…ed un micio, proprio il gattino bianco e nero, che fu ritrovato ore dopo appollaiato su di un trave galleggiante.
Tratto in salvo dall’equipaggio del cacciatorpediniere HSM Cossack, fu chiamato Oscar, da loro adottato ed inizio a prestare servizio per Sua Maestà Britannica.
La storia, si sa, ama ripetersi, così, il 24 ottobre dello stesso anno, durante una missione di scorta, la Cossack venne colpita da un siluro lanciato da un u-boot tedesco, venne gravemente danneggiata ed affondò il 27 ottobre. Tutto l’equipaggio, compreso Oscar, venne tratto in salvo dalla HMS Legion.
In quell’occasione i marinai iniziarono a chiamarlo “Unsinkable Sam”, l’inaffondabile, soprannome con cui è passato alla storia.
Per la strana legge non scritta del non c’è due senza tre, Oscar subì un nuovo affondamento il 14 novembre, a bordo della portaerei HMS Ark Royal che, ironia della sorte, aveva partecipato all’affondamento della Bismarck.
L’affondamento fu abbastanza lento da permettere di salvare tutto l’equipaggio, ad eccezione di un solo “uomo” e Unsinkable Sam. Egli fu trovato alcuna ore dopo, nuovamente aggrappato ad un trave galleggiante di una scialuppa “visibilmente arrabbiato ma abbastanza in salute” come riporto il suo soccorritore.
Dopo questo ennesimo affondamento, Oscar fu sbarcato, trasferito negli uffici del governatore di Gibilterra ed in seguito inviato nel Regno Unito per essere poi definitivamente affidato ad un marinaio di Belfast, con cui rimase fino alla morte, avvenuta nel 1955.
A lui è dedicato un ritratto realizzato da Georgina Shaw-Baker, intitolato Oscar, il gatto della Bismarck e conservato presso il National Maritime Museum di Greenwich.
Va precisato che, secondo l’opinione di alcuni ricercatori, la storia di Oscar presenta alcune lacune e diverse incongruenze tanto da far pensare ad una leggenda metropolitana o, quantomeno ad un esagerazione.
A noi non è dato sapere quanto della vita avventurosa di Oscar sia realtà e quanto no. L’unica cosa che possiamo affermare con certezza e che, se c’è un essere vivente che nel corso della guerra si poté permettere il lusso di passare da marinaio dell’Asse a marinaio degli Alleati, sopravvivere a tre affondamenti ed essere contrariato al momento del salvataggio, quello è certamente un gatto.