Prima di entrare nel vivo dell’esperienza di volo sullo Spitfire ritengo necessario raccontare come arrivo a questo evento.
Dobbiamo partireun un po indietro nel tempo e precisamente alla prima meta’ degli anni novanta. Ed e’ proprio nel 1992 che lo SMA decide di inviarmi ad UK Air Forces, Quartier Generale delle Forze Aeree NATO nel NORDWEST Europa, divenuto successivamente AIRNORTHWEST.
A UK Air le mie iniziali funzioni erano di Ufficiale di Stato Maggiore ma per una serie di circostanze mi ritrovo, in qualita’ di Full Colonel, a ricoprire l’incarico di Deputy Chief of Staff Operation.
Il mio capo, un Generale ad una stella americano, aveva aspirazioni politiche e praticamente passava piu’ tempo a Washington DC che in Europa. Mi ritrovo cosi’ a dover coordinare tutte le attivita’ ed assetti delle Forze Aeree USA di stanza in UK, di tutti i Sistemi d’Arma della RAF, delle Forze aeree Tedesche sotto il Controlllo di UK Air e di quelle Norvegesi.
Entro cosi’ nelle grazie del Comandante in Capo di Strike Command, un Generale a 4 stelle della RAF con doppio cappello NATO e Nazionale.
Un giorno, durante un party nel suo giardino, un Lancaster scortato da due Spitfires sorvola la sua casa. Lui mi guarda e dice: “ Lucio ti piacerebbe fare un volo su quelli la’”. Bene fa lui, domani contatta il Comando del Gruppo xoxoxox e digli che la prossima volta che il Lancaster fa una dimostrazione tu fai parte dell’equipaggio. Per lo Spitfire ci penso io.
All’epoca lo Spitfire biposto era proprieta’ di Carolyn Grace.
Vi lascio immaginare la mia gioia anche perche’ nello stesso periodo l’Addetto Militare russo a Londra mi aveva promesso un volo sul Mig 31. Ma questa e’ un’altra storia che vi raccontero’ un altra volta.
Come al solito c’e’ sempre qualche cosa che ti mette il bastone tra le ruote. Questa volta il bastone e’ lo SMA che con un telex mi richiama a Roma per far parte del Gruppo di Lavoro “Ustica” e collaborare con Priore.
Potete ben immaginare la mia rabbia e frustrazione che era ben palese a mia moglie Annette.
Ritorno in UK
Nel 2012 con Annette decidiamo di trasferirci definitivamente in UK.
Annette decide che ci stabiliamo a Chichester, nome romano Noviomagus Reginorum, primo caposaldo delle Legioni Romane di Claudio alla conquista dell’isola nel 43 dopo Cristo.
Chichester ha un piccolo aeroporto in erba da dove operano gli Spitfires monoposto ed il biposto. L’aeroporto di Goodwood, che si chiamava RAF Westhampnett, fu costruito dalla RAF durante WWII, era un satellite di RAF Tangmere che dista in linea d’aria pochi chilometri da Goodwood.
Con Annette andavamo spesso a Goodwood, dove tra l’altro ogni anno si celebra il Festival of Speed. Vedevamo quindi operare gli spitfires ed a me era tornata la voglia di farci un voletto. Annette lo sapeva.
Il Volo
Annette mi e’ stata portata via da un melanoma ad ottobre dello scorso anno. Mi ha lasciato un biglietto in un posto dove sapeva sarei andato per reperire alcuni documenti dopo la sua morte. La nota tra l’altro diceva “ Se non saro’ piu’ con te quando compirai il tuo 80mo compleanno voglio tu faccia un volo sullo Spitfire, sara’ il mio regalo”.
Ed ecco che il 19 mattina alle 08:30 mi trovo in aula briefing dove uno del Team Spitfire, per nulla intimorito dal mio giubotto da volo dove ostento il grado ed il rosone del F104, mi sta interrogando sulle procedure da attuare in caso di emergenza e lancio. Diciamo che per i miei gusti il fattore lancio non era affatto contemplato. Dalle foto potete infatti constatare che il posto posteriore e’ stato ricavato spostando quello anteriore un po in avanti e facendo spazio verso la coda. Ora, per non urtare contro i piani di coda avrei dovuto tuffarmi prima sull’ala e quindi nel vuoto. Si tuffarmi perche’ questo e’ quello che dice la procedura: “Dive on the wing”. Rapida decisione che mi attraversa la mente: Se, se, te lancete pure che io atterro su un prato. Lo faccio tante volte su DCS.
Con l’istruttore mi metto d’accordo su qualche figura acrobatica. Chiedo wing over, victory roll, half cuban and loop. Lui e’ d’accordo ma scopro successivamente che mancava un’autorizzazione.
In hangar due specialisti stanno preparando l’aereo mentre il Crew-Chief mi aiuta nella vestizione e nella scelta del casco. Con occhio esperto ammiro la professionalita’ del Team intento nella preparazione e controlli pre volo.
Si entra in cockpit: l’abitacolo e’ piuttosto stretto, mi sembra di essere in una scatola di sardine.
Il crew-chief mi aiuta con il paracadute ed imbragatura. Connette il cavetto della radio e mi chiede di chiudere il tettuccio. Manovra che mi riesce solo ruotando il polso.
Si rulla ed una voce femminile ci autorizza al punto attesa. Dalla voce sembra una gnocca apocalittica poi, memore di esperienze similari in cui si presentava una cozza, caccio l’immagine dai miei pensieri.
L’aereo risponde dolcemente ai comandi sui freni e si arriva al punto attesa:
Richiesta di entrare in pista e decollo.
La voce della fata ci autorizza all’allineamento e: “at your discretion take off”.
Attimo di perplessita: At your discretion??? Bohhhhh. Comunque l’istruttore non fa una piega, da motore e inizia la corsa di decollo. Il boost e’ tra 5 e 6. Chiedo lumi. “Non vogliamo sforzare il motore e comunque questo decolla in un massimo di 500 metri”. Siamo per aria e mi da i comandi. Mi chiede di andare verso EST e di salire a 3000 feet. Stiamo facendo la rotta che fa Cappe quando andiamo su Le Havre. Mi aspetto infatti di sentire in cuffia: “Strale chiudi la formazione”. La salita e’ con un angolo di attacco di 600-700 feet al minuto. Livello a 3000 feet e lui riduce un po il motore. Raggiungiamo un massimo di 212 MPH. A questo punto mi chiede di seguire il fiume Aron e quindi abbandoniamo la rotta di Cappe. Mi chiede di raggiungere la costa e di seguirla verso Ovest. Si raccomanda inoltre di non entrare nelle nuvole.
E parliamo della fase acrobatica: insoddisfacente mi do un due e sono furioso con me stesso. Si prova il primo wing over, al secondo la mia schiena, che soffre di colpi della strega, mi da un avvertimento; in aggiunta superati i 2G comicio ad avere la visione grigia che e’ l’anticamera di quella nera. Senza antiG resistevo sino a 5G.
Informo l’istruttore che non e’ il caso di continuare.
Raggiunto Chichester Harbour viriamo a destra per rientrare . cominciamo a perdere quota e l’istruttore riprende i comandi. In prossimita’ dell’aeroporto elicotteri spuntano come funghi. “Chopper below our left wing” dichiaro “Yes in sight” risponde.Subito dopo gli dico: guarda che ne abbiamo un altro, stessa quota alla nostra destra. Dichiara che non lo aveva visto e mi ringrazia.
Contatta la TWR per l’atterraggio. La voce di fata: “Land at your discretion”.
At your discretion!!! Ma diavolo mi vuoi dire che traffico ho intorno? L’istruttore non fa una piega.
Atterriamo , qualche salterello sull’ertba ma l’atterraggio sui tre punti e’ perfetto. Una volta a terra, come potete vedere da una delle foto qua sotto metto le mani intorno alla vita cercando di prevenire il dolore. Sono veramente furioso con il mio fisico.
So che volete sapere che sensazioni ho provato. E’ una risposta difficile da darvi perche’ alla gioia e soddisfazione professionale per aver volato su uno spitfire, esperienza che ritengo bellissima ed impagabile, si sovrappongono sentimenti e sensazioni emotive dovute al particolare regalo di mia moglie. Annette era li’ nell’abitacolo con me.