F35

In questi giorni un c…e di prima grandezza ha affermato la necessità del programma per la sostituzione degli aerei obsoleti, affermando anche che gli F35 sono una strumento di pace.

A parte molte cose obsolete, le quali potrebberro essere sistemate con il costo di uno solo di questi gingilli interamente USA, per esempio le nostre Scuole.

L’unica cosa obsoleta sono i nostri governanti, assieme a tutti quelli che tirano la giacchetta.

L’ Eurofighter, che gli USA ci invidiano, è perfettamente in grado, in qualsiasi scenario operativo anche futuro, di coprire ogni ruolo, conpresi quelli dell’F35.

L’eurofighter è nato per togliere l’egemonia USA e noi che facciamo ci andiamo a prendere un aereo interamente USA, oltretutto con le chiavi in mano agli americani.

Oltre ad evere in mano le chiavi hanno in mano anche le nostre palle. :slight_smile:

http://www.analisidifesa.it/2013/05/se-lf-35-diventa-di-pace/

Dal CdS…

LE CIFRE - Ma di quanti aerei stiamo parlando? Secondo «Analisi Difesa», sito internet specializzato sulle tematiche militari che cita «fonti riservate» la cifra che l’Italia sta pagando ammonta a «quasi un miliardo di euro, ed entro il prossimo 31 dicembre dovrebbe impegnarsi a versare, per l’acquisto dei suoi primi tre» F-35 e «come acconto per i successivi 3 esemplari». Secondo Analisi Difesa, i costi sono così divisi: 396,4 milioni è a tutto giugno la cifra in corso di pagamento, mentre per i rimanenti 516 milioni è prevista lo sottoscrizione dei relativi impegni contrattuali entro il 31 dicembre. Ulteriori contratti per 60,3 milioni di euro saranno firmati sempre entro quest’anno come anticipi per altri 7 F-35A e per il primo F-35B a decollo corto e atterraggio verticale (Stovl) destinato alla Marina Militare. Dunque, dice ancora Analisi Difesa, «se si sommano gli impegni finanziari per i primi 14 aerei sottoscritti a tutto giugno e quelli attesi entro dicembre, si ottiene un totale di 973,2 milioni di euro, ai quali, per completare l’iter di acquisto, dovranno aggiungersene circa altrettanti».

Il comparto difesa italiano spende il 70% del suo budget in spese fisse (personale e d’esercizio), il rimanente 30% è dedicato agli investimenti, contro una media europea è del 51% per le spese fisse ed il 49% per gli investimenti.
La politica che si sta perseguendo è quella di avvicinarsi il più possibile alla media continentale riducendo del 22% i circa 183 mila militari attualmente in servizio. Le risorse che si libereranno andranno di conseguenza “dirottate” sugli investimenti e proprio il progetto F35 rientra in questo piano strategfco.

Le Forze Armate italiane sono inserite in prima linea in un complesso sistema organizzativo multinazionale, mantenere l’attuale posizione strategica del nostro Paese, fa si che possiamo “sederci” credibilmente al tavolo dei grandi (Onu, Nato, Ue, ecc.). Se questo oggi è possibile è anche e sopratutto perchè i nostri militari nel mondo si sono fatti valere per credibilità, organizzazione e senso umano, meritandosi riconoscimenti ed invidie dei nostri alleati.

La difesa del territorio nazionale non la si fa solo lungo i confini geografici di terra, aria e mare ma, e sempre di più, la si farà in un contesto multinazionale; i futuri assetti geopolitici dei continenti richiedono una capacità di proiezione elevata e solo rimanendo in posizioni importanti nello scacchiere internazionale, potrà far si che l’Italia mantega salde queste posizioni.
Buoni aerei, buone navi, buoni sistemi d’arma, buoni soldati ed un’ottima logistica potrà consentire di portare l’Italia laddove l’interesse nazionale lo richieda.
I tempi sono cambiati, il Mondo è cambiato, non c’è più il pericolo di un’invasione sovietica, i militari di oggi (ma ancor di più quelli di domani), saranno coloro che difenderanno gli interessi della nazione nel contesto globale, che è l’unico scenario plausibile del futuro.

Se non si vuole far questo l’unica soluzione è quella di rimodulare la Costituzione della Repubblica sciogliendo le 4 FF.AA.
Basta scegliere cosa si vuole fare!
(fonte: http://siaglif35.blogspot.it/)
(con la buona pace dei pacifisti pelosi, dei radical-scic sinistrorsi e del mondo di chi si fa lobotizzare il cervello per seguire le chimere sinistrorse)

A questo, metti in conto che servono oltre 2 miliardi di euro per uscire dal programma e smantellare la fabbrica che sta nascendo a Cameri per la costruzione delle ali dell’F35 (che darà lavoro a 150 persone)

Da non dimenticare che l’acquisto dei caccia è stata decisa a suo tempo dal governo Prodi con il pieno assenso del centrodestra e ora contestato come spesa inutile a fronte delle tante altre (giuste) necessità.
Inoltre per 30’anni dovremmo essere a posto nel settore aviazione militare!

Ammettiamo per ipotesi che i problemi siano insolubili: che deve fare l’Italia, uscire dal programma? È una scelta possibile ma gravida di conseguenze. I 90 futuri F35 andranno a sostituire ben 253 vecchi aerei fra Tornado e Amx (cacciabombardieri dell’Aeronautica) e Harrier (caccia a decollo verticale delle portaerei italiane). Se non compriamo gli F35 restiamo con le forze aeree monche? Molti rispondono: sì, e ce ne faremo una ragione. Ma sul piano tecnico si potrebbe anche trovare un’alternativa. Il Typhoon pan-europeo è stato adattato dai britannici al ruolo di cacciabombardiere. Non sarebbe un ripiego: in un recente test di combattimento simulato in Alaska, il Typhoon ha sconfitto l’F22. Ma in ogni caso il Typhoon non può sostituire l’Harrier a decollo verticale. E Pietro Batacchi, analista militare e direttore di Rid - Rivista italiana difesa, ammonisce: «Su 30 anni il programma F35 si ripaga da sé. L’Italia ha ottenuto compensazioni industriali, la fabbrica di Cameri costruirà gli F35 non solo italiani e sarà il polo della manutenzione di tutti gli F35 europei e di quelli americani in Europa. Ci sono contratti per l’Alenia e per molte altre imprese italiane. Ma i nostri acquisti di F35 sono già scesi da 131 a 90 e se li tagliamo ancora tutto questo sarà a rischio».

Certo se i nostri politici non avessero sperperato i nostri soldi, se gli appalti delle opere fossero seguiti ed eseguiti nei tempi concordati senza che per guadagnare di più, fanno lievitare tempi e costi, se abolissero le inutili Province, se le Regioni, Provincie, Comuni amministrassero con controllo ed oculatezza le spese pubbliche (scuole comprese! :wink: ), forse non saremmo a questo punto…

MA NON SAREMMO NEANCHE IN ITALIA MA IN UN ALTRO PAESE DEL NORD EUROPA/AMERICA

Se si ha voglia si può leggere anche questo:

Per inciso, fosse per me, abolirei il programma F35 e prenderei dagli USA F15, F16, F18 e qualche A10, ricondizionati e con le ultime modifiche ai sistemi elettronici e d’arma! Le nostre portaerei le converto in porta elicotteri così non ci servono neanche più aerei a decollo verticale! Ci costerebbe senz’altro di meno! :wink:

Anche perché tutto questo armamentario da chi o cosa dovrebbe difenderci? l’unione sovietica in quanto tale non esiste più! Qualsiasi paese nord africano (non vedo altre possibilità) dovesse mai attaccarci, avrebbe a che fare con tutti gli altri paesi Nato, per qui i modelli revisionati detti da Dario andrebbero benissimo!!!:confused::slight_smile:

L’avevo già detto e lo ribadisco: avremmo dovuto standardizzarci sul Tifone, l’ultimo modello Mk.4 è adatto anche allo strike.

L’F-35 serve solo alla Marina.

Ci basterebbero alla grandissima

Eurofighter, Tornado e i nuovi Aermacchi in versione operativa…

Degli aerei imbarcati non ce ne facciamo una mazza, l’intero mediterraneo è un laghetto coperto da qualsiasi dei nostri 2500 km di coste… ma chi li sinte poi i piagnistei della Marina, allora bastano e avanzano gli Harrier che hanno.

Nella foto di Chip c’è un errore, il Canada ha completamente azzerato il progetto F35.

Altra “perla” dei nostri politici:

"Basta volare basso. Libriamoci nello spazio, là dove ronzano le pale dell’onorevole Francesco Boccia, consigliere fidato del primo ministro in carica e presidente della commissione Bilancio. Dialogando su Twitter con una collega di partito che gli imputava simpatie guerrafondaie per gli F35, l’enfant prodige del Pd si è lasciato scappare un segreto di Stato: «Non si tratta di fare la guerra, con gli elicotteri si spengono incendi, trasportano malati, salvano vite umane». La rivelazione di Boccia ha gettato il Pentagono nel panico. Prima del suo tweet, i generali erano riusciti a tenere nascosta la vera natura dei costosissimi aviogetti. Ma ora, grazie alla «talpa» democratica, sappiamo come stanno effettivamente le cose. Gli F35 non sono cacciabombardieri. Sono elicotteri a forma di cacciabombardiere. Spengono incendi senza neanche gettare l’acqua, solo con lo spostamento d’aria. E trasportano i malati talmente in fretta da stenderli in sala operatoria prima che il chirurgo abbia fatto in tempo a mettersi i guanti e la mascherina.

Con la modestia dei grandi, Boccia ha cercato di minimizzare il suo gesto, affermando di avere tirato in ballo gli elicotteri solo a mo’ di esempio. In un eccesso di generosità ha addirittura attribuito il merito della rivelazione al suo stagista. Troppo tardi. Ricercato come Snowden dalle polizie di mezzo mondo, ora gli toccherà scappare in qualche Paese che non contempli l’estradizione per il reato di figuraccia. Qualcuno ieri sera giurava di averlo visto salire su un F35 che aveva le pale piegate in due dalle risate. "

Da http://www.lastampa.it/2013/06/26/cultura/opinioni/buongiorno/a-caccia-delicotteri-Rre0rwWJzYE5JKJKFkgSRI/pagina.html

Anche perché tutto questo armamentario da chi o cosa dovrebbe difenderci?

Ergo qui desiderat pacem, praeparet bellum.
Letteralmente: “Dunque, chi aspira alla pace, prepari la guerra”. È una delle frasi del prologo del libro III dell’Epitoma rei militaris di Vegezio (IV secolo).

In tal senso io sono un ammiratore della Svizzera (ma solo per questo e per la serietà della magistratura svizzera), paese da sempre neutrale: F18 con gancio per atterraggio su portaerei (la Svizzera non ha il mare e non ha una Marina, quindi non ha navi, tanto meno portaerei) e un fuciule nell’armadio di casa di ogni cittadino, alla faccia di Obama che vuole proibire il possesso delle armi da guerra (mai sentito che in Svizzera qualcuno abbia ucciso un’altra persona con il fucile che tiene nell’armadio).

un fucile nell’armadio di casa di ogni cittadino, alla faccia di Obama che vuole proibire il possesso delle armi da guerra (mai sentito che in Svizzera qualcuno abbia ucciso un’altra persona con il fucile che tiene nell’armadio).
Considerazione interessante, in effetti è vero, gli Svizzeri non si accoppano tra di loro come succede in America (e non solo)… questo dimostra che il problema non sono le armi in sé… ma è la condizione sociale che spinge a usarle. Nel caso degli americani c’è ben poco da fare, bisognerebbe che affrontassero il problema della precaria condizione sociale di una fetta enorme di popolazione, il che non si può fare, e non lo può fare certamente Obama… che non ne ha il potere. Non gli resta che fare finta, e magari stando attento a non danneggiare troppo l’industria delle armi e non creare ulteriore disoccupazione, perché così otterrebbe esattamente l’effetto contrario a quello che vorrebbe far credere di fare… bah, che mondo difficile. Ps. certo che però, anche gli Svizzeri potrebbero darsi un pò da fare, o no? :rolleyes:

questo dimostra che il problema non sono le armi in sé… ma è la condizione sociale che spinge a usarle

Può essere, ma non soltanto. E’ anche importante il contesto ducativo nel quale crescono le persone.

il problema non sono le armi in sé…

Se la vendita delle armi è la principale responsabile degli omicidi, ciò significa forse che la vendita degli strumenti di scrittura (penne, matite pennarelli) è la principale responsabile degli errori di ortografia? :cool:

Ps. certo che però, anche gli Svizzeri potrebbero darsi un pò da fare, o no?

Della Svizzera mi piacciono l’organizzazione delle Forze Armate, il cioccolato, i Pilatus PC6 e PC9 (ma anche i “vecchi” PC3 e PC5), le belle strade delle Alpi da percorrere in moto, i laghi ed il rispetto dell’ambiente, e poche altre cose.
Gli Svizzeri, invece… :frowning:

Ti dirò, meglio la cioccolata di GayOdin. Soprattutto la Foresta

http://www.swissinfo.ch/ita/societa/Fatalita_o_armi_in_eccesso_La_stampa_svizzera_si_interroga.html?cid=34647746

http://www.iljournal.it/2013/svizzera-uomo-spara-usando-larma-di-sua-proprieta/424780

Sarei veramente curioso di vedere che succede in Italia se fornissimo tutti di un fucile o una pistola. :slight_smile:

…penso che ora come ora, cambieremmo un governo a settimana…