Ciao a tutti.
Nemmeno io mi spiego come ho fatto a capitare a leggere questo post…
Tant’è…
Due righe non le si nega a nessuno, non fosse per il rispetto e la riconoscenza che devo a una serie di persone che mi hanno fatto conoscere la simulazione e che mi hanno insegnato “una simulazione”:
Antonio, Dario, Carlos, Michelangelo, Nicola.
Questo post oltre che offrire uno spunto di riflessione vuole essere un ringraziamento a loro.
Naturalmente parlo per me.
Come ti dicevo recentemente al telefono, caro Jimmi, il pesce puzza dalla testa…
Con il “vecchio” IL2 i “Comandanti del vapore” erano altri.
Ed in questo senso “la pelle” che davano alle persone che si avvicinavano al “gioco” era di gran lunga altra.
Provocatoriamente ti ho anche detto che io vorrei SPENDERE di più per stare dentro a un gruppo, dove fosse importante fare veramente per gli altri.
La tua EAF langue perché non è emozionante…
Perché non costa niente appartenervi.
Perché non ti offre granché.
Spendere di più, offrire di più…
Da dove comincio…
Naturalmente dall’OFFRIRE, perché penso che prima di chiedere bisogna dare.
Offrire un gruppo in cui abbia importanza e rispetto chi si da da fare e “investe” tempo negli altri e in questa passione.
Offrire emozioni.
Qualcosa di coinvolgente che riguardi la simulazione. Cercare di proporre o approfondire ogni settimana l’argomento volo militare (io lo preferisco ad elica e della WWII). Materiale dettagliato, storico, se missioni, che richiedano impegno difficili da fare.
Offrire sostegno, aiuto, pazienza, amicizia a quelli che vorrebbero ma pensano di non essere all’altezza, a chi “vola” poco e viene spaventato dall’idea di essere un peso, di scassare gli aerei; a tutti quelli che rimangono in disparte perché pensano sia più importante essere “assi” che esserci.
Offrire un addestramento appassionante, lungo. Al cui termine il nuovo pilota ottenga oltre che il riconoscimento nel nickname anche del materiale “da pilota EAF” (patch nome, patch Squadron, tessera di appartenenza, tazza, cappellino…).
Se durante questo periodo ci fossero missioni o campagne, far partecipare subito anche loro.
Offrire un Server dove poter fare training, con missioni storiche, campagne di lungo termine o semplicemente che riproducano solo poche missioni. Dove potersi calare nei panni di un vero pilota e cercare di avvicinarsi ad assaporare le emozioni, paure e soddisfazioni che lui stesso provò a suo tempo. Per ricordarlo e celebrarlo, dedicando a noi e a lui stesso quel “momento” in cui siamo nel cockpit.
Queste campagne/missioni dovrebbero essere organizzate e promosse talmente bene che da fuori dovrebbero fare di tutto per parteciparvi.
Ovvio che dovrebbero esserci anche gli “sparatutto” come le serate “da bar”.
A fronte di tutto questo “offrire” bisognerebbe “Spendere”
Dovrebbe servire una quota di “entrata” nello Squadron.
Dovrebbe servire una quota di “appartenenza” annuale.
Servirebbe spendere oltre che tempo anche denaro.
Dato l’appagamento ottenuto da un’offerta “unica” il fatto di spendere (anche tanto) per i/il simulatori/e per me sarebbe irrilevante…
Sono disposto a pagare una cifra di denaro per vedere uno spettacolo o per qualsiasi cosa mi trasmetta un emozione (oltre che mi permetta di entrare in possesso di qualcosa) quindi lo dovrei e vorrei fare anche per essere un EAF.
Ripeto, parlo per me.
Hai ragione. Siete in pochi. E non ne avete granché voglia.
E’ dura togliere tempo alla famiglia, agli sport, allo svago, al relax, al riposo.
Ma questo è quello che le persone citate hanno fatto con me e per me, risvegliando molti anni fa la mia passione per la storia dell’aviazione WWII mettendola al primo posto dei miei interessi anche attuali.
GRAZIE quindi a Antonio Bear_EAF51, Dario Chip_EAF51, Michelangelo BANZAI EAF51, Nicola EAF51_Voss, Carlos Nepe EAF51.
GRAZIE A TUTTI.
Walter