Da “Lercio”
Doping, giavellottista russo escluso da Tokyo2020 non si arrende: “Gareggerò da qui!”
12 Dicembre 2019
Mosca – È pesantissima la sanzione che la Wada ha comminato nei giorni scorsi alla Russia . Come se non bastasse la frequente presenza sul proprio territorio di Al Bano e Toto Cutugno , la Russia è stata estromessa per quattro anni da tutte le competizioni sportive internazionali. L’accusa è pesantissima: manomissione dei dati di laboratorio al fine di occultare numerosi casi di doping. Spiega il presidente della Wada: “ Il fatto che la federazione russa ci abbia fatto consegnare i dati a mano da un loro maratoneta che ha percorso a piedi la distanza tra Mosca e Losanna in 3 ore e 42 minuti ci ha tolto gli ultimi dubbi che avevamo “.
Nelle maglie della squalifica è incappato anche Serghej Steroidej , campione russo di lancio del giavellotto , diventato pupillo di Putin dopo aver combattuto in Cecenia armato solo di una lancia. Da tempo aleggiavano sospetti sul possibile uso di sostanze dopanti da parte di Steroidej, a partire dal fatto che il suo bicipite destro è talmente grosso che si allena in uno stadio a parte. L’atleta poi era già stato squalificato in passato, ma era talmente dopato che era riuscito a scontare la squalifica di due anni in soli sei mesi. Inoltre si insinua che il disastro del volo Malaysia Airlines , precipitato in Ucraina nel 2014, sia stato causato da un suo lancio maldestro.
Steroidej, da parte sua, respinge ogni accusa e attribuisce lo straordinario sviluppo del suo braccio destro a una costante e instancabile attività di autoerotismo, messa in atto fin dall’infanzia. A dimostrazione di ciò, l’atleta ha convocato una conferenza stampa nella quale ha cacciato fuori il pene e invitato i giornalisti presenti a notare quanto fosse consunto e liso.
Alla notizia della squalifica del suo Paese dalle prossime olimpiadi di Tokyo , Steroidej non si è comunque perso d’animo e ha promesso un’iniziativa clamorosa: “ Se non posso andare a Tokyo per le olimpiadi del 2020 non fa niente, vuol dire che gareggerò da qui! ” Davanti agli increduli giornalisti ha quindi aperto la finestra e ha scagliato il giavellotto in direzione sud-est, chiedendo ai presenti di aspettare qualche istante. Tre minuti dopo, in effetti, si è avuta notizia che un misterioso oggetto a punta stava sorvolando lo spazio aereo cinese. Cinque minuti dopo, il giavellotto di Steroidej si è piantato nell’erba dello Stadio Nazionale di Tokyo , realizzando la misura incredibile di 7.479 km e stabilendo il nuovo record della Via Lattea . “ E questa è solo una dimostrazione – ha chiosato l’atleta – vederete alle olimpiadi, quando lancerò il giavellotto senza masturbarmi allo stesso tempo “.