Caproni Stipa

Ma l’avevato mai visto questo???:roflmao::roflmao:

Altrochè! Ho un’opera in due volumi comprata anni fa a Parma in una libreria che faceva tutto a metà prezzo, MACCHINE BIZZARRE NELLA STORIA DELL’AVIAZIONE, con tantissimi tra gli “aggeggi” più strani che abbiano staccato, o abbiano provato a staccare le ruote da terra, tra cui appunto il Caproni-Stipa.

Occhio, che l’aggeggio non è poi così strano o bizzarro come potrebbe sembrare: trattasi del primissimo esempio di elica intubata della storia dell’aviazione!

Quelli della NASA pensano tuttora di essere stati i primi a studiare il fenomeno (chiamato Ducted Fan), ed invece c’era arrivato prima un Italiano (come del resto per il telefono, le eliche a pale incurvate, le cabine pressurizzate, il motore a reazione…).

Naturalmente, siccome non lo faceva la FIAT, non se ne fece niente…

L’Ing. Stipa, insieme a Leonardo da Vinci ed agli Ing.ri Campini, Castoldi e Crocco, è menzionato come uno dei Grandi dell’Aviazione mondiale perfino nelle enciclopedie aeronautiche Russe…:cool:

Ecco qualche altra foto :slight_smile:

Questa è la prova che volava :smiley:

Ma è stato costruito su quali basi? A cosa dovuto servire???:smiley:

Per verificare come lavorava un’elica ficcata dentro un tubo! AUGH!!!:smiley:

Ma nella seconda foto hanno messo il muso di un tiger moth incastrato nel tubo???:roflmao::roflmao:

ho capito da chi ha preso oleg

Credo sia il muso di un SAI Ambrosini S207 o di un Nardi FN 305

Mi sono un pò documentato; nel secondo volume di “Gente dell’aria” di Giorgio Evangelisti ci sono dieci pagine dedicate a questo prototipo dell’ Ing. Stipa che volò con successo nel 1932 e che fu definito da una pubblicazione della Princeton University (1959) come un " predecessor of the jet-propelled aircraft of today".

Il motore era un De Haviland “Gipsy III” da 120 cv, l’elica bipala era trattiva e la fusoliera era sostanzialmente un grosso tubo di Venturi, dove il goco delle pressioni e depressioni generava una componente di spinta che aiutava l’effetto traente dell’elica; inoltre c’era un modesto effetto di reazione dovuto all’uscita del flusso d’aria dalla uscita posteriore della fusoliera.

Per l’epoca fu una idea innovativa, che, come tante, non ebbe un grosso seguito e divenne quindi obsoleta per il progresso dell’aviazione nel resto del mondo.