Intervista di Saviano all’autore http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/cultura/2014/11/02/news/come_sono_diventato_un_killer-99558553/?ref=search
Letta con estremo interesse. Mi ha fatto pensare che cose alla “Bourne Identity”, che nei film sembrano cazzate, in realtà forse succedono sul serio. Ed anche a quanto se ne freghi della legge internazionale un paese che arriva a dotare i suoi militari persino di munizioni “clandestine”… Perché un conto sono le operazioni segrete, assolutamente lecite, ma se devi nascondere a tal punto l’identità dei tuoi uomini per evitare un coinvolgimento/incidente diplomatico, significa senza dubbio che stai facendo qualcosa che non dovresti fare. E se la situazione è questa, se ti mandano a uccidere non si sa chi e senza saperne il perché, chi garantisce che una simile operazione sia stata approvata ufficialmente dai vertici politici e non sia invece il frutto dei loschi interessi personali di qualche senatore o generale colluso?
Leggendo l’intervista sembra sia stata una cosiderzione molto simile a far decidere l’autore del libro di lasciare il Corpo; quel che mi chiedo è come mai questa sia un’eccezione, piuttosto che la norma…
Mi sà che lo prendo.
A me quello che scoraggia è il fatto che l’intervista l’ha fatta Saviano
Operazioni in Nero, attentati, colpi di stato, elezzioni truccate, propaganda, guerra psicologica e sul campo.
In questo gli USA sono dei maestri.
Aiutarono ad evaquare parte dei servizi segreti Nazisti, serviti poi per combattere i comunisti.
In Italia nel '48 truccarono le elezioni.
Blocco degli scioperi in Francia nel '49.
Filippine, Guatemala, Iran. L’elenco è infinito, per arrivare ai giorni nostri con l’ISIS
Se si scopre a giochi fatti…, ma per nessuna ragione deve saltar fuori prima, da qui le operazioni in nero.