Auguri con racconto

Come ogni anno - ormai è una tradizione - i miei auguri di Natale arrivano insieme ad un breve racconto, che trovate qui di seguito.
I migliori auguri all’EAF, a chi ci segue su queste pagine, ed alle vostre famiglie.


Il Racconto di Natale

E quando arriverai a casa tua ricordati della vecchia Magda

(Una testimonianza di Mario Rigoni Stern tratta dal volume di Giulio Bedeschi Nikolajewka c’ero anch’io – Mursia 1972, pag. 488-490. I fatti si svolgono in Russia, nel gennaio del 1943, durante le ultime fasi della ritirata dell’ARMIR, il corpo di spedizione italiano, composto in gran parte dagli Alpini)

Non ricordo per che motivo, un giorno persi anche io il contatto con il mio scaglione. Forse era a causa della dissenteria che da tempo mi tormentava o per la piaga che avevo al piede, che non voleva rimarginarsi. Quella sera mi ritrovai solo in un lungo villaggio. Nevicava. Camminavo rasente agli steccati degli orti ed il fucile ad armacollo mi teneva stretta al corpo la coperta come uno scialle; mi appoggiavo sul bastone a ogni passo e la neve fresca frusciava sotto le scarpe. Arrivato al centro, dove c’era la solita chiesa con le cupole a cipolla, sento con sorpresa il suono di fisarmoniche e chiasso allegro provenienti da una casa con le finestre illuminate. Mi avvicino per guardare attraverso i vetri della finestra; li dentro molti soldati tedeschi cantano e fanno baldoria con ragazze ucraine.
Resto a guardare indeciso se entrare o no, per chiedere un angolo con un po’ di caldo. Fra la neve che continua a cadere mi trovo vicino un vecchio alto e magro, avvolto in una pelliccia di pecora. “Niet” mi dice “ Non entrare là dentro. Niemsieski”. Dice “niet karasciò” e prendendomi la coperta mi tira verso il centro della piazza, lontano dai riquadri di quelle finestre.

“Vai” mi spiega “verso quella strada, cammina fino in fondo, fino all’ultima isba del villaggio e chiama Magda. Dille che ti manda Piotr Ivanovic.”
Gli dico grazie e lentamente riprendo a camminare. E’ buio, appena si intravedono le ombre delle isbe. Ma dove busso e dico quello che mi ha spiegato il vecchio una porta si apre: come fossi aspettato. La penombra dell’entrata è appena sfumata da un lume ad olio che la vecchia regge alto. Con un cenno mi invita ad entrare, ad andare avanti, e poi dice parole con voce tranquilla e pietosa. Mi aiuta a levarmi il fucile, la coperta incrostata di neve gelata che scuote vigorosamente e stende sopra il forno. Sento il caldo invadermi dolcemente e una gran stanchezza uscire dalle parti più interne del mio corpo per invadere muscoli e membra. Mi siederei qui sul pavimento di terra battuta, con la schiena appoggiata al forno, ad aspettare che la primavera sciolga il gelo del mondo. In questo odore di cavoli, di rape bollite, di farina, di questo vapore umido e caldo, in questo quasi buio dove solo un piccolo stoppino brucia nell’olio di girasole, in questo silenzio profondo che la neve isola qui dentro. Qui sotto. Aspettare un’allodola e un cielo verde e rosa come dalle montagne si vede quando finisce l’inverno.
Sto seduto con la schiena appoggiata al forno e il caldo mi scioglie. La vecchia mi parla come fossi un bambino di pochi mesi. Parlando mi leva le scarpe e mi medica la piaga, poi mi fa alzare prendendomi sotto le ascelle e mi fa stendere su un giaciglio dove sono pelli di pecora, e parla, parla dolcissimamente dicendo cose che non riesco a capire. Dopo apre il forno, leva da lì dentro una pignatta di terracotta e su un piatto di ferro smaltato mi porge quattro patate lesse e una presa di sale : “Cusciai, cusciai” ripete, come a un bambino viziato.
Mangio con gran fame e allora lei ritorna ad aprire il forno e mi porge sul piatto delle pagnottine di farina, morbide, con dentro un ripieno di latte cagliato. “Cusciai, cusciai” mi dice ancora. Poi mi dice di sdraiarmi a dormire, e lei prende un saccone di cartoggi e si sdraia per terra, vicino alla porta.
Il lumino guizzava ombre fantastiche contro le pareti dell’isba. Anche quando dormivo nel letto di mia madre il lumino ad olio ardeva sul comodino davanti a un luccicante presepio di cartone e nella stufa di cotto sentivo schioppettare la legna d’abete. Le pareti della camera brillavano come fossero state ricoperte di diamanti e di fili d’argento, ed era invece per la galaverna; e fuori sulla strada che scendeva alla piazza sentivo le compagnie che cantavano il Natale. Poi le ombre del lume e il rumore del fuoco mi facevano paura e con la testa andavo sotto le coperte, e chiudevo gli occhi.

Un uomo con un lungo cappotto è in piedi accanto al mio giaciglio, vedo gli stivali di feltro e la canna di un mitra rivolta verso il pavimento. Parla sottovoce con la vecchia che sta affaccendandosi intorno al forno. Alzando la testa incontro i suoi occhi che brillano nella penombra. Ci guardiamo in silenzio e lui, dopo, con la mano libera che non impugna il parabellum, mi fa cenno di stare disteso; ma non è una imposizione, è un gesto ospitale, d’amicizia.Va a sedersi su uno sgabello vicino al forno e la vecchia, parlando sempre sottovoce, ogni tanto guardando dalla mia parte come dicesse di me, gli porge sul piatto di ferro smaltato patate lessate e focaccine con latte cagliato. L’uomo vorrebbe far mangiare anche la vecchia, ma lei dice “Niet, niet” con dolcezza.

Parlano a lungo, e per me è una sorpresa perché scopro come fosse la prima volta che si può ancora parlare, parlare e non gridare. Dire parole e non ordini, imprecazioni, bestemmie, monosillabi. Quando l’uomo si alza in piedi e si rimette in testa il berrettone di pelo e riprende in mano il parabellum, la donna lo segna con la croce alla maniera russa, e lui scopre i denti bianchi in un sorriso indulgente. Verso di me fa un cenno di saluto e di speranza, dà uno sguardo di controllo al parabellum e si avvia. La vecchia lo accompagna sin fuori dalla porta.
“E’ mio figlio” dice quando rientra. “Dormi, dormi”.

Dopo avermi svegliato mi fascia il piede, mi fa bere un infuso di erbe aromatiche, mi dà tre patate bollite. E sempre mi parla come fossi un bambino.
Mi rimetto le scarpe e mi avvolgo nella coperta calda e asciutta. Mi metto il fucile a tracolla per tenere aderente la coperta, e la vecchia mi segna con la croce. Mi accompagna alla porta e apre. E’ notte, ma non nevica più, ora. Le stelle brillano tutte nuove e innumerevoli: guardo l’Orsa, le Pleiadi, Orione. Delineo l’orientamento verso casa. La vecchia mi vuole accompagnare fino a una pista segnata da pali con un ciuffo di paglia legato su ognuno. La traccia si perde dove la Via Lattea si congiunge con l’orizzonte, e ogni cristallo di neve è come una piccola stella.
“I tuoi compagni” mi dice “sono passati di qui ieri sera. Se cammini li ritroverai presto. Vai. Vai. E quando arriverai a casa tua ricordati della vecchia Magda

Tra quegli uomini c’era anche mio zio Luigi, Alpino della Julia. Ufficialmente risulta ancora come “disperso” in terra di Russia durante quella Campagna.
Grazie, perché mantieni vivo il ricordo di quegli eroi morti con nel cuore la speranza di un mondo migliore…

Contraccambio gli Auguri di buone feste con un piccolo pensiero: un’immagine suggestiva del mitico 747 Alitalia (ormai radiato).

Nel successivo post, per gli appassionati, la loro storia.

I-DEMA - Neil Armstrong
B747-143A
Consegnato nel 1970
Radiato il 18-10-1981
Si tratta del primo Boeing 747 Alitalia. Effettuò il primo volo il 14-04-1970 e il primo servizio di linea Alitalia il 05-06-1970. L’ultimo volo di linea con Alitalia fu effettuato il 18-10-1981 e il 03-11-1981 fu riconsegnato alla Boeing come N355AS. La Boeing lo cedette in leasing prima alla “The Hawaii Express” (dal 12-08-1982 al 13-05-83, N355AS Jason Everest) e poi alla Flying Tigers (dal 08-06-1983 al 18-10-1983). Reimmatricolato N603PE passò alla People Express il 27-06-1984 e quindi alla Continental Airlines il 01-02-1987 in seguito all’assorbimento della prima da parte della seconda compagnia. Nel luglio 1990 venne reimmatricolato N17010 (Pride of Continental, FN 010). Nel giugno 1994 venne accantonato a Marana, USA e poi a Tucson, AZ nell’ottobre dello stesso anno. Nel 1995 venne reimmatricolato N621FF per il passaggio alla Tower Air che però non lo prese in carico. Passò quindi alla TWA il 12-07-1996 come N128TW (FN 17128) dove rimase fino al 11-01-1997, data dell’ultimo servizio. Trasferito a Marana, USA, nel febbraio 1997, è stato cancellato il 07-04-2000. Smantellato nell’aprile 2001 a Marana dalla BPI Aerospace (reimmatricolato N128BP) con 81.706 ore di volo e 16.148 cicli.

I-DEMB - Carlo Del Prete
B747-243B
Consegnato il 26-05-1972
Radiato il 10-12-1980
Andò in volo per la prima volta il 11-05-1972. Venduto alla Boeing il 10-12-1980 come N45224, lasciò Fiumicino due giorni dopo. La Boeing lo cedette in leasing alla Cargolux il 24-08-1982 come N359AS e lo stesso giorno questa lo passò in sub-leasing alla Kabo Air. Restituito alla Cargolux nell’ottobre dello stesso anno, da questa rientrò alla Boeing il 22-11-1982. Passato in leasing alla Overseas National Airlines (N359AS) e da questa ancora alla Kabo Air il 14-06-1983, l’aereo rientrò nuovamente alla Boeing l’08-11-1983. Di nuovo in leasing dal 15-06-1984, questa volta alla People Express, come N605PE, venne da questa compagnia definitivamente acquistato il 20-12-1984. Dalla flotta della People Express passò a quella della Continental Airlines il 01-02-1987 in seguito all’acquisizione della prima compagnia da parte della seconda. Nell’aprile 1992 l’aereo venne reimmatricolato N33021 (FN 021). Venne in seguito trasferito alla consociata Continental Micronesia e infine accantonato a Mojave, CA, nel novembre 1998. L’aereo passò di mano tra compagnie di leasing. E’ ancora a Mojave a metà 2001. Smantellato nel marzo 2002.

I-DEMC - Taormina
B747-243B(F)(SCD)
Consegnato il 26-11-1980
Radiato il 29-02-2004
Primo volo il 14-11-1980. Convertito in Freighter all’inizio del 1994. Codice Selcal: EJ-HM. Venduto alla AirBridgeCargo (Volga-Dnepr).

I-DEMD - Cortina d’Ampezzo
B747-243B(F)(SCD)
Consegnato il 12-12-1980
Radiato il 22-06-1995
Effettuò il primo volo il 26-11-1980. Nel giugno 1995 fu venduto alla Atlas Air dove assunse le marche N516MC. La Atlas Air lo fece convertire in Freighter riprendendolo in carico nella nuova configurazione il 22 novembre dello stesso anno.

I-DEME - Arturo Ferrarin
B747-143A
Consegnato il 01-07-1970
Radiato il 23-08-1981
Volò la prima volta il 13-06-1970 come N1796B. Durante la carriera in Alitalia venne ceduto il leasing alla Aer Lingus dal 26-09-1976 al 24-10-1976. L’ultimo volo di linea con Alitalia venne effettuato il 23-08-1981. Venduto alla Boeing il 16-09-1981, venne ad essa consegnato due giorni dopo come N356AS. Dalla Boeing venne ceduto in leasing alla SAS dal 26-07-1982. La SAS lo cedette a sua volta in sub-leasing alla Scanair (30-07-1982 / 29-08-1982), alla Icelandair (?) (04-09-1982 / 22-09-1982), alla Air Algerie (01-10-1982 / 19-10-1982) e di nuovo alla Scanair (20-10-1982 / 09-12-1982). Al termine di quest’ultimo periodo venne restituito direttamente alla Boeing che lo girò in leasing alla Overseas National Airlines dal 29-07-1983 al 24-10-1983 e alla Icelandair (?) per la Pakistan International Alirlines dal luglio all’ottobre 1984. Reimmatricolato N606PE passò alla People Express dal 17-06-1985 e quindi alla Continental Airlines in seguito all’assorbimento della compagnia avvenuto il 01-02-1987. Reimmatricolato N17011 nel giugno 1990 (FN 011), venne accantonato a Marana, AZ nel 1994 e successivamente a Mojave, CA nel giugno 1996 in attesa di essere smantellato. Nel marzo 2001 è ancora a Mojave come proprietà della società Telair International che lo utilizza per addestramento alla conversione e realizzazione dei portelloni.

I-DEMF - Portofino
B747-243B(SCD)
Consegnato il 22-12-1980
Radiato nel 2000
Primo volo il 11-12-1980. Il 18-11-1988 durante il volo tra Milano-Malpensa e Caracas, alla quota di 35.000 piedi e sull’Atlantico Meridionale, un malfunzionamento dell’autopilota provocò violente sollecitazioni che causarono il ferimento di numerosi passeggeri: 17 furono i ricoverati in ospedale dopo l’atterraggio, 5 di essi avendo riportato fratture e lesioni. Per un periodo (1997~1999) ha assunto la speciale livrea “Baci Perugina”. Venduto il 28-12-2000 alla Atlas Air che lo reimmatricola N540MC. Codice Selcal: EK-HM.

I-DEMG - Cervinia
B747-243B
Consegnato il 05-08-1981
Radiato nel 2001
Primo volo il 01-07-1981. Codice Selcal: EJ-LM. Parcheggiato a Milano-Malpensa dalla fine del 2001.

I-DEML - Sorrento
B747-243B
Consegnato il 16-09-1981
Radiato il 29-03-2002
Primo volo il 28-07-1981. Il 23-01-1996 all’aeroporto internazionale di Miami, Fl. alle ore 18.10 locali, mentre si apprestava al decollo per Roma (volo AZ631) è stato urtato da un MD-11 della brasiliana VASP (PP-SPE) in rullaggio dopo l’atterraggio proveniente da San Paolo (volo 844). Nessun danno alle persone (19+231 sul B747, 12+197 sull’MD-11), ma gravi danni a entrambi gli aerei. Radiato e accantonato a Fiumicino. Codice Selcal: FK-DG.

I-DEMN - Porto Cervo
B747-243B
Consegnato il 05-11-1981
Radiato il ???
Effettuò il primo volo il 21-09-1981. Doveva passare alla Atlas Air ma da questa non è stato preso in carico. Radiato e accantonato a Malpensa. Codice Selcal: JK-GH.

I-DEMO - Francesco De Pinedo
B747-243B
Consegnato il 30-03-1971
Radiato il 18-11-1981
Effettuò il suo primo volo il 20-02-1971, mentre l’ultimo servizio di linea con Alitalia fu effettuato il 18-11-1981. Rientrò alla Boeing il 10-12-1981 come N357AS. Dalla Boeing passò in leasing alla Cargolux e da questa in sub-leasing alla Kabo Air (17-08-1983 / 28-10-1983). Il 06-06-1984 passò alla People Express come N604PE, prima in leasing e poi definitivamente acquistato il 29-03-1985. In seguito all’assorbimento della People Express da parte della Continental avvenuto il 01-02-1987, l’aereo passò in carico a quest’ultima compagnia dove, nel marzo 1991, venne reimmatricolato N78020 (FN 020). Ritirato dal servizio tra il 1992 e il 1993 fu smantellato a Las Vegas, NV, nel novembre 1995.

I-DEMP - Capri
B747-243B
Consegnato il 03-12-1981
Radiato il 29-03-2002
Primo volo il 02-11-1981. Radiato e accantonato a Fiumicino. Codice Selcal: JK-GL.

I-DEMR - Titano
B747-243F(SCD)
Consegnato il 18-12-1981
Radiato il 15-02-2004
Effettuò il primo volo il 15-10-1981 e il primo servizio Alitalia il 03-01-1982. Originariamente battezzato Stresa il nome venne cambiato in Titano. Codice Selcal: EJ-KL. Radiato il 15-02-2004 e trasferito ad Amsterdam per manutenzione e riverniciatura nei colori della compagnia russa AirBridgeCargo (Volga-Dnepr).

I-DEMS - Argentario
B747-243B
Consegnato il 28-02-1983
Radiato il 29-03-2002
Effettuò il primo volo il 11-02-1983 con le marche provvisorie N8289V. Per un periodo (1998~2000) volò con la speciale livrea “Bulgari Aluminium”. Codice Selcal: FK-GJ. Nel gennaio 2002 è a Madrid/Barajas davanti agli hangar di manutenzione della Iberia completamente bianco. Radiato e accantonato a Fiumicino. Trasferito a Marana, AZ, il 06-03-2002 con volo Fiumicino-Tucson-Marana.

I-DEMT - Montecatini
B747-243B(SCD)
Consegnato il 29-05-1985
Radiato il 13-12-1995
Il primo volo fu effettuato l’08-05-1985 con la matricola provvisoria N6009F. Fu venduto alla Atlas Air il 13-12-1995. Questa lo reimmatricolò N517MC e, fattolo convertire in Freighter dalla Haeco, lo assunse in carico il 29-03-1996 per operarlo per conto della SAS, dal 03-04-1996, con i colori di quest’ultima e con il nome “Huge Viking”. Rientrato in possesso alla Atlas Air il 09-01-1997, venne successivamente operato per conto di Iberia e di China Airlines (sempre con marche N517MC). Accantonato a Roswell, NM.

I-DEMU - Geo Chavez
B747-243B
Consegnato il 07-05-1971
Radiato il 23-09-1981
Effettuò il primo volo il 28-04-1971. L’08-08-1980 durante il volo tra New York e Milano-Malpensa incappò in una forte turbolenza che provocò il ferimento di numerosi passeggeri (di cui uno in modo grave). L’aereo atterrò in emergenza all’aeroporto di Shannon (Irlanda). L’ultimo volo di linea con Alitalia venne effettuato il 23-09-1981. Fu venduto alla Boeing che, presolo in carico il 19-11-1981 come N358AS, lo cedette in leasing alla Overseas National Airlines (01-08-1983), in seguito ridenomitata National Airlines (01-12-1983). La National lo cedette in sub-leasing alla Malaysian Airlines System per il periodo settembre/ottobre 1984. Rientrato alla Boeing il 25-02-1985, questa lo trasferì in leasing alla cinese CAAC il 20-05-1985 come B-2440. Di nuovo alla Boeing il 18-12-1985 come N747BL, fu venduto alla Virgin Atlantic il 31-01-1986 come G-VGIN “Scarlet Lady”. Da questa radiato il 01-10-2001, dal 28-10-2001 è alla Kabo Air come 5N-EEE.

I-DEMV - Sestriere
B747-243B
Consegnato il 24-07-1985
Radiato il 29-03-2002
Primo volo il 12-07-1985 con le marche N6018N. L’Alitalia lo trasferì in leasing alla Egyptair per il periodo 03-07-1986 / 01-06-1987. Radiato e accantonato a Fiumicino. Codice Selcal: EK-JM.

I-DEMW Spoleto
B747-243B(SCD)
Consegnato il 13-06-1986
Radiato il 02-11-1995
Primo volo il 06-06-1986. Venduto alla Atlas Air il 02-11-1995. Convertito in Freighter e reimmatricolato N518MC, la Atlas Air lo prese in carico il 19-01-1996. Successivamente la Atlas Air lo operò per la China Airlines Cargo. Dal gennaio 2002 torna a volare con Alitalia Cargo operato dalla Atlas Air.

I-DEMX Ciclope
B747-230B(F)(SCD)
Consegnato il 21-05-1992
Radiato il 28-02-1994
Originariamente in versione passeggeri, effettuò il primo volo il 16-05-1985 con la matricola provvisoria N6055X. Fu consegnato al cliente iniziale, la Lufthansa, il 24-06-1985 come D-ABYZ. Nel maggio 1992 fu convertito in Freighter presso la Bedek Aviation in Israele e ceduto in leasing all’Alitalia come I-DEMX. Venne restituito alla Lufthansa il 28-02-1994 dove riassunse le vecchie marche D-ABYZ. Nel dicembre 1994 fu trasferito alla sussidiaria Lufthansa Cargo. Risulta battezzato “Arthur A. da Silva” tra la fine del 2001 e il luglio del 2002.

I-DEMY - Asolo
B747-230B
Consegnato il 25-07-1990
Radiato il 29-03-2002
Effettuò il primo volo il 25-10-1978 e fu consegnato al suo acquirente, la Lufthansa, il 10-11-1978 come D-ABYN Baden-Württemberg. Fu poi venduto all’Alitalia che, presolo in carico il 25-07-1990, lo reimmatricolò I-DEMY il 10 agosto dello stesso anno. Radiato e accantonato a Fiumicino. Trasferito a Kinston, NC, il 05-04-2002 con volo Fiumicino-New York JFK-Kinston. Codice Selcal: EK-JL.

Grazie Capo per il racconto. Hai sempre un modo speciale per risvegliare in noi il sentimento di fratellanza, sempre presente in tutte le specie del globo , spesso assopito in quella umana.
Auguroni a tutti e grazie per le tante ore spensierate che mi avete regalato in questo travagliato 2013

Grazie Antonio.
La straordinaria capacità di suscitare emozioni è un dono assoluto che tu hai.

Grazie Bear!

Buon Natale a tutti voi :o

buone feste a tutti e un felice natale a tutti,anche mio nonno ha partecipato come alpino della jullia a quei drammatici momenti,come non dimenticare!il libro 100mila gavette di ghiaccio è il racconto di quegli eroi.ciao a tutti

Belgio, primo anno della prima guerra mondiale, trincee delle Fiandre a sud di Ypres, la notte di Natale 1914.
Un fatto inaspettato ed impensabile; una tregua spontanea. I soldati nemici, francesi, inglesi e tedeschi, uscirono allo scoperto e si incontrarono nella terra di nessuno.
Si parlarono si strinsero la mano, si abbracciarono, seppellirono i caduti delle due parti.
Fu celebrata una messa, si scambiarono auguri e dono, capi di vestiario e bottoni delle divise, cibo, tabacco, fotografie degli amici e delle famiglie, e ricordi. Nelle settimane successive dal fronte cominciarono ad arrivare strane lettere che raccontavano fatti incredibili…

[i]“Il giorno di Natale abbiamo visto cose al di la di ogni immaginazione. I tedeschi hanno lasciato le loro trincee e così abbiamo fatto anche noi. Ci siamo incontrati a metà strada, ed avresti dovuto vederli stringere le mani, scambiare indirizzi e souvenir. Ci hanno portato sigari e tabacco. Non è stato sparato un solo colpo per tutto il giorno”.

“Davvero avresti stentato a credere che eravamo in guerra. Eravamo li, parlando insieme ai nemici. Sono proprio come noi: hanno madri, fidanzate, mogli che aspettano il nostro ritorno a casa. E pensare che fra qualche ora ricominceremo a sparaci addosso di nuovo”.

"A mezzanotte abbiamo celebrato la messa. Gli uomini hanno cantato i canti di Natale, carole () dai loro villaggi, della loro infanzia. Per un istante il Dio della buona volontà è stato di nuovo il Signore di questo angolo di terra".
(
) carola [ca-rò-la] s.f. Antico ballo in tondo di più persone che si tengono per mano, spesso accompagnandosi con il canto: danzare, intrecciare carole.

“Tutti questi discorsi, questo odio, tutto questo spararsi a vicenda, che è andato crescendo dall’inizio delle guerra, si è spento e si è fermato a causa della magia del Natale. Un tedesco mi ha detto: “ma voi avete la nostra stessa religione, e oggi è per entrambi lo stesso giorno di pace!” E davvero un grande trionfo per la Chiesa! E’ una grande speranza per un futuro di pace, se due grandi nazioni che si odiano come nemici raramente si sono odiati, giurandosi eterno odio e vendetta, affidando la loro vendetta alla musica nel giorno di Natale, per tutto quello che questa parola significa, possano abbassare le mani, scambiarsi tabacco, ed augurarsi felicità a vicenda”.[/i]

La tregua di Natale del 1914 raccontata attraverso le lettere spedite a casa dai soldati al fronte. Un avvenimento straordinario, che merita di essere ricordato.
A questi fatti si è ispirato il fil Joieux Noel, del registra francese Cristian Carion, nel 2006 candidato al premio Oscar e al Golden Globe come migliore film straniero, presentato fuori concorso al 58° Festival di Cannes

Queste lettere sono state raccolte in un libro pubblicato nel 2009, l’autore è Antonio Besana, conosciuto come BEAR… :smiley:

Chi fosse interessato, rivolgersi all’autore oppure alla Libreria Militare www.libreriamilitare.com edizioni@libreriamilitare.com

AUGURI A TUTTI!!!

Cosa si può mai scrivere dopo tutte queste belle righe… semplicemente Buon Natale a tutti!

Lo so bene, ne posseggo orgogliosamente una copia! :rolleyes:

AUGURI A TUTTIII… e 2…

Ho avuto il piacere di conoscere Mario Rigoni (per noi forestali è quasi un mito) e sentire dalla sua viva voce questi racconti (non ne parlava molto spesso in realtà).

Hai risvegliato delle grandissime emozioni di quando ero molto più piccolo Antonio.
Grazie!

E buone feste a tutti voi gattoni! :o

Auguroni da parte della…Luftwaffe (Luft, Paola, Nicola e Anna)!!!:roflmao::roflmao:

Spero trascorriate un sereno Natale e un Buon Inizio d’Anno Nuovo…Chiaramente dopo l’ultima missione di stasera!!!:banana::banana::banana::roflmao::roflmao:

AUGURIIIIIIII!!!

Auguroni a tutti , e un grazie ad Antonio che ci ha regalato questo bel racconto , spero che passiate un sereno Natale ed iniziate il nuovo anno nel migliore dei modi.
Per cio che riguarda la seow di stasera , saro’ con voi col pensiero , ma evito di riprovarci viste le passate performances del carretto…Pc , fatevi onore!!!

Che dire, come sempre Grande Antonio, ci vizia ogni anno con un racconto piuì bello dell’altro, anche se la ciliegiana sulla storia è stato il libro " La tregua di Natale" che ci ha donato qualche anno fa!! Grazie ancora ad Antonio e a tutti i componenti del 51!! Fratelli nel gioco e nella vita!!! Buon Natale a Tutti. In particolare hai vecchi scorreggioni!!!:roflmao::roflmao:

Grazie Antonio anche a me il racconto è piaciuto tantissimo!!

Amici vi auguro un fantastico Natale da passare serenamente con le vostre famiglie!
Un abbraccio Jimmi!

Grazie Antonio e buon Natale a tutti ! :slight_smile: